a cura della Dr.ssa Annalisa Beatini
Il laser a picosecondi è una nuova tecnologia estetica e medicale che lavora in modo specifico per rimuovere le pigmentazioni della pelle (tatuaggi e iperpigmentazioni). L’energia laser colpisce direttamente la melanina o il pigmento artificiale con potenza e velocità, migliorando la frammentazione dei pigmenti in modo da ottenere una rimozione
completa degli stessi.

La rimozione dei tatuaggi mediante i classici tattoo-laser (laser q-switched o laser a nanosecondi) si è affermata ormai da vari anni ed ha permesso di raggiungere risultati più che soddisfacenti, talora con alcuni limiti. I primi laser per la rimozione dei tatuaggi erano a nanosecondi, l’emissione del raggio laser era in milionesimi di secondo. Con l’evoluzione della tecnologia e del software, è possibile, oggi, utilizzare laser a picosecondi che utilizzano impulsi di durata inferiore a un trilionesimo di secondo, quindi 100 volte più brevi rispetto ai tradizionali laser q-switched (con tempi di emissione in trilionesimi di secondo).
Entrambe le tecnologie sfruttano l’effetto fotoacustico che agisce attraverso una energia meccanica che rompe i pigmenti con un minimo effetto di riscaldamento del tessuto.
Il miglioramento tecnologico corrisponde ad un miglioramento clinico e a un minor danno tissutale. Le applicazioni di questo laser sono molteplici e non solo riservate al trattamento di tatuaggi e macchie del volto, come i laser di vecchia generazione. Come per tutte le procedure medico estetiche, il medico dovrà redigere una cartella clinica sullo stato di salute generale con una attenta anamnesi, poi spiegherà il trattamento nei minimi particolari, rispondendo alle domande dei pazienti, e consegnerà il consenso informato per il trattamento richiesto al momento della visita in modo che i pazienti abbiano il tempo di comprenderlo prima di firmarlo al momento della seduta.

Come per tutti gli altri trattamenti laser è consigliabile effettuare un test su una piccola area della lesione da rimuovere prima di procedere alla seduta, dopo la quale verranno consegnate per iscritto le indicazioni da seguire insieme all’appuntamento per la visita di controllo dopo circa 10 giorni. Andiamo ora descrivere tutte le possibili applicazioni di Delete Your Tatoo. Il tatuaggio persiste nella cute poiché i pigmenti che vengono iniettati sono di dimensioni più grandi rispetto a quelle che possono inglobare i macrofagi, le cellule “spazzine” dei nostri tessuti. I laser che permettono la graduale rimozione del tatuaggio rompono le particelle di pigmento in modo da ridurne la dimensioni per poter essere fagocitati dai macrofagi e trasportati attraverso le vie linfatiche per lo smaltimento.
Per capire quanto questa tecnologia sia raffinata ed efficace possiamo usare un’ immagine molto comprensibile e diretta. I laser a picosecondi polverizzano il pigmento dei tatuaggi in frammenti molto piccoli, come il sale molto fino, mentre i vecchi laser a nanosecondi rompono i pigmenti in particelle di dimensioni maggiori, come il sale grosso. Il lavoro, che sarà sempre svolto dai macrofagi, sarà quindi facilitato e più rapido con l’utilizzo di un laser a picosecondi. Un altro vantaggio non trascurabile è che con i laser a picosecondi vi è un effetto di dispersione termica e di fratture dermiche indotte molto inferiore a quella dei laser a nanosecondi. Minor effetto termico equivale a minor danno tissutale.
Con Delete Your Tatoo le sedute necessarie per eliminare un tatuaggio nero o multicolor saranno quindi inferiori rispetto alla vecchia tecnologia. La rimozione di un tatuaggio provoca una sensazione che può essere di fastidio o di dolore, a seconda della dimensione e del posizionamento dei pigmenti e della capacità di sopportazione individuale. È comunque necessario raffreddare la parte da trattare con ghiaccio o con apposite apparecchiature. Può essere necessario applicare crema anestetica o fare un’anestesia locale sull’area da trattare. Dopo la seduta, la parte andrà raffreddata per circa un’ora e sarà utile procedere con il raffreddamento con impacchi di ghiaccio sulla medicazione anche a domicilio.
È assolutamente vietato esporre al sole la parte trattata, così come non dovranno essere effettuati scrub, peeling o manovre traumatiche. Per la velocità ottenuta grazie alla tecnologia a picosecondi le sedute possono essere intervallate da un periodo di 30 – 40 giorni, abbreviando notevolmente il tempo di trattamento.

Il numero delle sedute, ovviamente, varia a seconda della dimensione del tatuaggio da trattare, della profondità e dimensione dei pigmenti, della presenza di più colori. Un altro campo di applicazione simile al precedente è quello della dermopigmentazione o trucco permanente, metodica nella quale vergono inseriti pigmenti organici in uno strato più superficiale della cute rispetto ai tatuaggi.
Il meccanismo di azione è il solito, sia per la frammentazione dei pigmenti, sia per la rimozione da parte dei macrofagi. Potremo soddisfare le richieste delle nostre pazienti sia nella rimozione totale di un trucco permanente non più gradito, sia nella correzione della simmetria dello stesso. Se la paziente volesse procedere nuovamente alla dermopigmentazione è bene aspettare almeno tre mesi dall’ultima seduta. Un altro grande campo di applicazione del laser a picosecondi è il trattamento di lesioni pigmentate. Il medico dovrà osservare attentamente la macchia con lente a luce fredda, con la Luce di Wood (ultravioletti) e con il dermatoscopio per fare diagnosi, stabilire la natura della macchia e il trattamento da adottare.
Per efelidi, macchie caffe-latte congenite, lentigo solari, lentigo senili e cheratosi seborroiche pigmentate e sottili, il procedimento è simile a quello della rimozione dei tatuaggi. In questo caso il pigmento da rimuovere è la melanina, che verrà frammentata, con un transitorio imbrunimento della lesione, talvolta con la formazione di una sottilissima crosticina. Nei giorni seguenti si assiste a uno scolorimento della macchia con uno sfaldamento della parte pigmentata che poi sparirà per esfoliazione, grazie al turn over cutaneo. Si possono trattare macchie del volto, del décolleté, delle mani e del corpo. Ovviamente il trattamento non va effettuato nel periodo estivo né su pelle abbronzata.

Dopo il trattamento sarà necessario applicare uno schermo solare a protezione totale per evitare recidive delle macchie. Un’altra grande possibilità che ci da questo laser è il trattamento del melasma. Sappiamo che il melasma è una pigmentazione situata in profondità nell’epidermide, dovuta all’esposizione solare in corso di trattamenti con contraccettivi orali, disordini ormonali o durante l’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti. Il melasma è sempre stato trattato con prodotti depigmentanti topici, poiché se trattato con metodi che sviluppano calore e/o creano infiammazione, peggiora e diventa irreversibile, poiché sprofonda sotto la giunzione dermo-epidermica.
L’unica tecnologia finora efficace nella rimozione del melasma era un laser Erbium glass non ablativo frazionato, che agiva facendo delle zone di coagulazione intervallate da zone di tessuto sano. Con questo nuovo laser a picosecondi, è possibile trattare il melasma grazie al manipolo Focus, dotato di una lente con sfaccettature a nido d’ape che frazionano il raggio laser e frantumano il pigmento melanico del melasma senza rilasciare calore e senza creare infiammazione. Il manipolo Focus, così innovativo per il trattamento del melasma, ci permette di fare ringiovanimento non invasivo per il volto il collo, il décolleté.

L’alta tecnologia della lente del manipolo FOCUS – che, come già detto, è sfaccettata con un disegno a nido d’ape – fraziona il raggio laser e, con i parametri per il ringiovanimento, riscalda il derma stimolando la formazione di neocollagene, senza ledere la cute. Il trattamento non è doloroso, si avverte solo un lieve calore, per l’assenza di ablazione cutanea, non vi è alcun downtime, per cui non è socialmente limitante. Anche per questo trattamento il medico prescriverà i prodotti da utilizzare nel post seduta, spiegando l’importanza della protezione con schermo solare. Il laser a picosecondi ci regala anche la possibilità di effettuare il trattamento ad oggi più richiesto dalle star: il “CARBON PEEL”, detto anche Red Carpet Peel o Hollywood Peel.
E’ un trattamento non invasivo, indolore, sicuro, adatto a tutti i tipi di pelle in ogni età e in qualunque stagione. È indicato per migliorare la texture cutanea rapidamente senza il downtime, spesso conseguente ad altre procedure laser e non. Si applica un sottile strato di carbone liquido sul viso (o sul corpo), aspettando il tempo necessario per farlo asciugare e penetrare in profondità nei follicoli. Il carbonio si lega ai detriti presenti, come cellule morte, impurità e sebo. Si passa quindi ad applicare la sorgente laser Nd-YAG montando il manipolo nero, con lente a nido d’ape, con effetto frazionato. La luce del laser è attratta dal carbonio in quanto la lunghezza d’onda 1064 nm è specifica per i pigmenti scuri (nero-marrone).

ll carbonio assorbe l’energia lu- INFORMAZIONE SCIENTIFICA minosa in quanto il suo colore nero si comporta come cromoforo esogeno artificiale. L’energia elettromagnetica si trasforma in calore e agisce sia in profondità, determinando un processo di ringiovanimento in cui si attivano i fibroblasti che riproducono elastina e collagene, sia in superficie vaporizzando le cellule dello strato corneo superficiale insieme a sebo e impurità. Contestualmente, l’impatto della luce laser con il carbonio genera un’energia che ha anche un effetto sonoro, come fosse una piccola esplosione. Nonostante il rumore possa sembrare allarmante e molto lesivo, in realtà vi è pochissimo disagio per il paziente, che non avverte alcun dolore. La sensazione viene solitamente descritta come un leggero formicolio o pizzicore.
Il carbon peel è indicato per il trattamento di acne, pigmentazioni e cicatrici post acneiche, follicoli dilatati e ostruiti, melasma, fotoinvecchiamento, rughe sottili. A differenza dei peeling chimici, il carbon peel non ha downtime e crea minore irritazione cutanea; può essere ripetuto mensilmente per dare modo e tempo al collagene di rigenerarsi tra una seduta e l’altra. L’esecuzione corretta e completa del carbon peel richiede circa 30 minuti. Per questo motivo, viene chiamato “lunch time peel”. Il laser Delete Your Tattoo è un device che offre al medico molteplici possibilità di trattamento con una tecnologia di avanguardia per soddisfare al meglio le richieste dei pazienti.