a cura della Dr.ssa Veronica Manzoni
Si definisce iperidrosi la condizione patologica in cui si ha una iperattività delle ghiandole eccrine con conseguente eccessiva produzione di sudore, senza la necessità di mettere in atto la funzione di termoregolazione.

Com’è facilmente intuibile può avere conseguenze sociali o anche lavorative di un certo peso, con altrettanto impatto negativo nella qualità della vita.
L’iperidrosi si divide dal punto di vista eziopatogenetico in:
1. Idiopatica o Primaria
2. Secondaria
L’iperidrosi si divide dal punto di vista topografico in:
1. Generalizzata
2. Localizzata
IPERIDROSI PRIMARIA
L’iperidrosi primaria deriva da una alterazione della regolazione del sistema nervoso autonomo delle ghiandole eccrine. Molto spesso è localizzata ad una sola area anatomica. Le aree maggiormente interessate da iperidrosi primaria sono: palmi delle mani, piante dei piedi e ascelle. È spesso presente familiarità.

IPERIDROSI SECONDARIA
L’iperidrosi secondaria è dovuta a una alterazione della regolazione della sudorazione dovuta a fattori fisiologici (gravidanza, menopausa, febbre) o patologici (sindrome da carcinoidi, feocromocitoma, HIV, endocarditi, ipertiroidismo) o terapie (antidepressivi, ipoglicemizzanti orali, triptani, antipiretici, farmaci colinergici). Una accurata anamnesi è indispensabile per accertare la diagnosi di iperidrosi. Successivamente si discute con il paziente l’iter terapeutico più adeguato.

TRATTAMENTO CON TOSSINA BOTULINICA
Numerosi studi hanno dimostrato che la Tossina Botulinica rappresenta la procedura terapeutica più efficace, semplice e veloce per l’iperidrosi localizzata di ascelle, palmi delle mani e piante dei piedi.
Si comincia da qualche tempo a utilizzare la Tossina Botulinica anche per il trattamento dell’iperidrosi del cuoio capelluto, della nuca e della regione pettorale. Il numero di iniezioni e il quantitativo totale di tossina da utilizzare dipende dalla estensione dell’area da trattare.
L’area da trattare si definisce preferibilmente disegnando una griglia che si divide successivamente in quadrati di circa 1 cm 2 ciascuno e si inietta la stessa quantità di prodotto al centro di ogni quadrato.
Per il trattamento di mani e piedi si consiglia l’anestesia tramite infiltrazione di lidocaina dei nervi sensitivi.