a cura del Dr. Fausto Perletto
La mesoterapia è un trattamento che consente di migliorare la micro circolazione.
Si tratta di una tecnica che generalmente si utilizza in un percorso clinico individualizzato, in combinazione con altre terapie farmacologiche o non farmacologiche per ottenere beneficio con dosi minori di farmaco, oppure quando altre opzioni di provata efficacia hanno fallito o non possono essere utilizzate.

La mesoterapia è indicata quando il paziente riferisce scarsi benefici con la terapia sistemica o quando quest’ultima non è ben tollerata, in pazienti gastropatici, nefropatici ed in pazienti anziani. La metodica infatti, chiamata anche intradermoterapia, ha una azione locale più rapida, duratura e soprattutto si somministrano dosi ridotte del farmaco.
Si avranno, inoltre, meno effetti collaterali, minore tossicità sistemica e minori eventi avversi sistemici. È assolutamente necessaria una corretta diagnosi ed una corretta esecuzione della metodica. Ciò che mi sento di sottolineare è che la mesoterapia è a carico esclusivamente del medico, che è importante svolgere una visita medica approfondita con raccolta minuziosa dell’anamnesi, verificare le allergie e solo allora fare la firma del consenso informato.

Successivamente si potrà sottoporsi al trattamento, che consiste nella somministrazione di farmaci in grado di “sciogliere il grasso” localmente a livello del tessuto sottocutaneo: per questo è considerato una valida alternativa alla liposuzione, per tutti coloro che non possono o non vogliono sottoporsi ad intervento chirurgico.
Le sostanze utilizzate agiscono infatti sugli adipociti; uno degli agenti è la fosfatidilcolina, conosciuta e studiata da moltissimo tempo (è stata scoperta nel 1850 da Maurice Gobley che la estrasse dal tuorlo dell’ uovo) è in grado di solubilizzare i grassi e ridurre il volume delle cellule che li contengono e può essere associata all’acido desossicolico, per potenziarne l’effetto lipolitico.

Le aree che possono essere trattate con mesoterapia lipolitica sono quelle che generalmente definiamo “critiche”: le cosce, le maniglie dell’amore, le braccia nella parte posteriore, l’addome superiore ed inferiore, il doppio mento e le ginocchia.
Un ciclo prevede generalmente più trattamenti, a distanza di 2 settimane l’uno dall’altro per circa 5 o 6 sedute.
Durante la seduta si procede iniettando il farmaco con piccoli aghi, in genere 27 G 03 x 13 mm, a distanza di 1,5 cm un punto dall’altro.
Il meccanismo d’azione del trattamento è piuttosto semplice: gli adipociti assorbono la soluzione, si infiammano, si induriscono e si rompono entro poche settimane.
Successivamente i grassi fuoriusciti vengono eliminati in modo naturale dall’organismo.
Il trattamento dunque, attraverso microiniezioni, è in grado di solubilizzare i grassi, riducendo il volume delle cellule che li contengono.
Non solo: alla metodica segue una risposta infiammatoria che crea arrossamento, dolore e retrazione del tessuto: il nuovo collagene che andrà a formarsi conferirà alla pelle un aspetto più compatto, più elastico e sano. Le sostanze di scarto vengono smaltite dall’organismo attraverso le urine e le feci.

La tecnica, ambulatoriale, è scarsamente invasiva; gli effetti collaterali più comuni sono: fastidio localizzato dopo l’iniezione, bruciore dopo il trattamento, gonfiore per qualche giorno nell’area trattata.
Si torna subito alla vita di tutti i giorni, bisogna però evitare per i primi due attività fisica vigorosa, sauna, acqua calda e massaggi. Importante poi consumare 2 litri di acqua al giorno per almeno 5 giorni.

I migliori candidati per la mesoterapia lipolitica sono coloro che presentano depositi indesiderati di adiposità localizzate, gli odiati cuscinetti per intenderci, che non rispondono alla dieta e all’attività fisica.
L’utilizzo della fosfatidilcolina offre grandi vantaggi ed è una valida alternativa all’operazione chirurgica.
È pero controindicata in alcuni casi: nei minorenni, in gravidanza, durante l’allattamento, nei diabetici, negli immunodepressi, nei pazienti allergici alla fosfatidilcolina e alla soia, negli obesi e nei pazienti con problemi di coagulazione.